27 aprile 2010
Il lago si è negato alla vista. Una leggera nebbiolina mi ha impedito di godere della panoramica dei vulcani che lo circondano e vi si specchiano.
Ho percepito solamente le loro sagome, tra la bruma, ma ho goduto del verde smeraldo delle acque della baia entro cui si precipitava spumeggiando un’altissima cascata.
Ho viaggiato per quasi 2 ore in un’autentica pista. 4 corsie di asfalto perfetto e tutta curve. Mi ha portato fino a quota 3000. Ne ho avuto il sospetto sentendo la pastosità del motore che però ha risposto, come sempre, perfettamente.
Il tempo era bello ed il traffico assente. Sono arrivato presto al confine con il Messico per essere pronto ad ogni evenienza. Tutto bene in Guatemala. Tutto bene o quasi, anche in Messico. Non fosse stato per il solito funzionario pignolino e rompiballe, avrei fatto in un lampo. E invece no, non è andata così. Questo si è letto riga per riga tutti i documenti, poi ha letto riga per riga tutte le copie degli stessi documenti. Poi ha confrontato gli originali con le copie. Poi ha rigirato il tutto come fosse un mazzo di carte ed infine ha ricominciato. Dopo un’ora stava ancora cercando il numero di telaio, la targa e l’indirizzo. Poi si è deciso e mi ha chiesto di aiutarlo. Credo facciano dei concorsi specifici per questi qui ed il più stupido vince!!!
Ora sono arrivato a San Cristobal de Las Casas, altro gioiellino di stampo spagnolo. Stasera ho solo fatto un giretto di assaggio ma domattina lo voglio vedere bene.
Download itinerario del 27 aprile 2010 >> (per visualizzare il tour è necessario Google Earth)
Ciao Ugo sono luna non mi conosci ma ricordati che sono tra i borsoni della tua moto quindi anche se hai tolto un pò di roba per alleggerirti, sappi che hai un mondo di persone che ti segue, viaggiare da solo è sicuramente più difficile ma per me sarebbe la massima conquista , i motivi di un viaggio del genere sono nel cuore di ognuno di noi, chi lo spera con ardore che ci rinuncia per pigrizia chi non lo può fare per soldi (io), ma sappi che al di là di tutte le risposte che uno può avere il solo fatto di essere sopra a quella moto ti rende vivo ed il tam tam del cuore è una compagnia sicuramente più piacevole di tante altre ciao e vivi con passione questo viaggio così lo puoi far vivere anche a me…
Ugo,lindíssimo y interessante,buen echo el diario de viaggio , la galerie fotografiche y los videos,congratulaciones,felicitad ,forza,avanti Uguissimo.
Ciao Ugo ti trascrivo questa poesia di Costantino Kavafis quale mio consiglio per goderti il tuo viaggio e capirne il senso.Buona continuazione.
Saverio.
ITACA
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
deve augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d’incontri
se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, non certo
né nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente e con che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi
penetranti d’ogni sorta, più aromi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca
- raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.