17 marzo 2010
Lasciato San Carlos di Bariloche, dopo 200 chilometri abbiamo abbandonato i monti della cordillera e ci siamo inoltrati nuovamente nella Pampa sconfinata. Tra un paese ed il successivo non c’è nulla, per centinaia di chilometri. In 2 giorni ne abbiamo percorso 1500, tra il nulla….
Anche la temperatura è cambiata e dai quasi zero gradi siamo passati ai 40. Una bella differenza no?
Fin che si corre va bene, ma quando si rallenta o ci si ferma, ci si inonda di sudore. La Pampa cessa di essere sterile e deserta in prossimità di San Rafael, dove comincia un’agricoltura intensiva. Da qui e fino a Mendoza è tutto un susseguirsi di fazendas che possiedono estensioni enormi di terreno coltivate a vigneto, uliveti ed altro ancora. Stiamo rientrando nella “civiltà”.
Abbiamo percorso dei tratti di notte, anche se a me proprio non piace. Ho alzato spesso gli occhi al cielo. Che bel cielo!!!!!!!!!!!
Ora vi racconto qualcosa sulle costellazioni australi.
La volta celeste dell’emisfero boreale colpisce per la grande abbondanza di stelle luminose e di fondo, rispetto al nostro cielo.
Sembra quasi che tutte le stelle siano più brillanti di quelle che solitamente ci vien dato di osservare alle nostre latitudini. Ciò vale lungo la striscia della Via Lattea, mentre nelle altre parti della calotta celeste sono al contrario più rari i punti luminosi riconoscibili. Unica eccezione la presenza di due macchie molto estese, le due Nubi di Magellano. Vicine alla Via Lattea ma esterne alla stessa.
L’occhio corre alla ricerca dell’Orsa Maggiore, inutilmente.
Allora ricorro a quanto letto nei libri di astronomia o più banalmente in alcuni romanzi di Wilburn Smith, quando cita la Croce del Sud.
Cerco e noto un gruppo di stelle molto luminose, vicine tra loro. Due di queste, le più luminose, formano una coppia, mentre ad ovest un secondo gruppo di stelle forma una croce quasi perfetta. Questo secondo gruppo è in realtà la costellazione della Croce del Sud che oltre a permettere di individuare l’allineamento del Sud polare, rappresenta anche un simbolo, tanto da apparire nelle bandiere di grandi paesi di questo emisfero, come Australia e Nuova Zelanda.
Tuttavia, l’individuazione del polo sud celeste, non è diretta coma da noi con la Stella Polare. Necessita individuare la retta che parte dalla stella più a settentrione, attraversa quella più meridionale e bisogna prolungarla per 5 volte in quella direzione, finchè lo sguardo non cade in una zona dove poche e deboli stelle costituiscono la costellazione dell’Ottante. Avremo così individuato il riferimento che indica il Polo Sud.
A ovest, staccata dalla Via Lattea, brilla una stella giallastra, isolata e molto luminosa. Si tratta di Canopo, la seconda stella più brillante del cielo, visibile, bassa sull’orizzonte, dalle isole siciliane di Linosa e Lampedusa.
Per oggi è tutto, sono stanco morto e… tutto sudato nonostante la doccia appena fatta. Buonanotte…………………………….
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