4 maggio 2010
Oggi prua su Teotihuacán, l’antica città Azteca.
Per evitare il caos di Città del Mexico ho preferito compiere un ampio giro, giungendo a Teotihuacan da Nord.
Ho perso la mattinata per arrivare e mi sono arrampicato sulle piramidi per tutto il pomeriggio. É davvero uno spettacolo meraviglioso. Dalla cima della Piramide del Sole si domina la pianura. Dalla cima della Piramide della Luna si apprezza la grandiosità del sito. Dopo tanto su e giù sotto un sole cocente, considerando anche i 70 giorni di sella, ho preferito fermarmi in zona. Ho trovato un hotel. Quando mi hanno detto che la moto l’avrebbero messa nella sala conferenze, mi sono commosso…………
Se interessa, ecco un po’ di storia.
Teotihuacán è il più grande sito archeologico precolombiano del Nord America.
La città è situata a circa 40 chilometri a nord-est di Città del Messico. La superficie del sito copre un’area di 82,66 chilometri quadrati. Fa parte del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1987.
Fu fondata e crebbe tra il II e il VII secolo d.C. e nel periodo di massimo splendore vi abitavano circa 200.000 persone. La città venne concepita secondo un disegno urbanistico che si espandeva intorno a un asse centrale, il Viale dei Morti, dominato dalle gigantesche moli delle Piramidi del Sole e della Luna.
Sorgeva in una valle fertile e all’epoca acquitrinosa, circondata da montagne ricche di giacimenti di ossidiana e minerali vari. Sull’origine della popolazione che ha saputo creare tanta maestosità urbanistica sono state fatte le più disparate ipotesi. Il mito attribuisce la costruzione delle piramidi agli Dei o ai giganti, mentre in realtà si ritiene che nella valle di Teotihuacán confluirono etnie differenti, dotate di intelligenza e fantasia che riunirono capacità e lavoro per creare una città-stato così potente da essere in grado di estendere la propria influenza fino alle lontane terre dei Maya.
L’edificio più imponente di Teotihuacán è la Piramide del Sole, costruita a quattro livelli sovrapposti su una base di circa 225 metri per lato e alta in origine 75 metri, compreso il tempio sulla sommità, ora scomparso (attualmente l’altezza eè di 64 metri). La Piramide era in origine ricoperta da stucco di colore rosso. Si ritiene che siano stati almeno tremila gli operai coinvolti nell’edificazione della piramide, per oltre trent’anni di lavoro. L’asse della piramide è orientato perfettamente in direzione est-ovest, ovvero nel senso del passaggio del sole nel cielo e la facciata principale della Piramide è orientata verso il punto in cui tramonta nel giorno del solstizio d’estate. Molto probabilmente questa costruzione simboleggia il centro dell’universo, con i quattro angoli che corrispondono ai quattro punti cardinali.
La Piramide della Luna si trova all’estremo nord del Viale dei Morti. Pur essendo di dimensioni inferiori alla Piramide del Sole, la cima risulta alla stessa altezza della piramide più grande in quanto sorge su un terreno più elevato. Dalla sua sommità la visione del Viale dei Morti, lungo più di 2 chilometri (chi dice 3, chi 4) e largo circa 45 metri, è superba. Sul Viale dei Morti, intervallato da numerose gradinate necessarie a vincere i dislivelli, si incontrano templi, altre strutture piramidali e resti di palazzi.
Nel lato sud del Viale dei Morti si trova la “Cittadella”, un complesso di quattro piattaforme riservate ai sacerdoti e ai governanti. La struttura piramidale del Tempio di Quetzalcóatl, il mitico sacerdote-sovrano rappresentato come il “Serpente Piumato”, è all’interno di un’area nascosta da una piattaforma aggiunta successivamente.
Il ritrovamento nell’area della Cittadella di numerosi scheletri di sacerdoti sacrificati, cosparsi di conchiglie e figurine d’argilla, con le mani legate sulla schiena e pezzi di giada nella bocca, ha confermato la pratica dei sacrifici umani a Teotihuacán.
Gli Atzechi non furono i costruttori di Teotihuacan ma essi scoprirono una città esistente ed in rovina già da 700 anni e se ne impossessarono.
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Alcune informazioni sulla conquista del Messico da parte dei “Conquistadores” e la conseguente distruzione della civiltà Atzeca.
Hernan Cortés partì da Cuba nel febbraio 1519, con 11 navi e 508 soldati, diretta verso la costa del Centro America. Giuntovi, Cortés fece bruciare le navi per eliminare qualsiasi tentativo di fuga dei suoi soldati (banditi!! ndr).
Questo piccolo esercito fu accolto con il favore dell’allora reggente, l’imperatore azteco Montezuma che riteneva i soldati inviati di Quetzalcoatl, una delle divinità del tempo. Cortés si procura degli interpreti ed inizia a dialogare con i capi dei popoli sottomessi da Montezuma, stringendo con essi alleanze.
Quando Cortés entrò a Tenochtitlan accolto con tutti gli onori da Montezuma, aveva già messo assieme un esercito di 3000 indios. Gli spagnoli presero il controllo della città con facilità in quanto l’imperatore obbediva a Cortés al punto da far cessare i sacrifici umani e persino di farsi battezzare.
L’occupazione di Tenochtitlan terminò in un bagno di sangue. Approfittando dell’assenza di Cortes dalla capitale, il suo luogotenente Pedro de Alvarado fece massacrare un gruppo di aztechi mentre celebravano un rito religioso. Il popolo si sollevò contro gli spagnoli, che si rifugiarono dentro al palazzo di Montezuma. Al suo ritorno Cortes non riuscì a capovolgere la situazione e gli spagnoli furono costretti a ritirarsi dalla città. In quella occasione, Montezuma fu ucciso.
Cortés riordinò l’esercito e marciò sulla città riconquistandola dopo 75 giorni di assedio, il 13 agosto 1521. Un anno dopo gli spagnoli presero il controllo dell’intero paese. L’imperatore Carlo V nominò Cortés suo governatore.
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Montezuma, cenni conoscitivi.
Montezuma II, erede di Ahuitzotl, era il sovrano della città di Tenochtitlán e tlatoani azteco.
Montezuma non era un guerriero ma piuttosto uno studioso e sacerdote. Secondo la leggenda lui non desiderava essere imperatore e dopo essere stato eletto, scomparve. Lo cercarono e fu ritrovato mentre faceva pulizia in un tempio.
Dopo avere assunto la carica, licenziò la maggior parte delle autorità e le rimpiazzò con i suoi ex-studenti. Scelse di vivere isolato ed elaborò un rituale che gli permetteva di vivere separato dalla gente comune. Riuscì tuttavia ad espandere il potere di Tenochtitlán su tutto il territorio circostante.
Nella primavera del 1519,quando Cortes sbarcò sulla costa, Montezuma gli mandò incontro un ambasciatore. Costui, quando incontrò lo spagnolo, pensò che assomigliasse al dio Quetzalcoatl e così lo trattò. Cortez intrapprese la sua avanzata su Teotihuacan e Montezuma cercò di fermarlo inviandogli regali e maghi ma a nulla servirono contro la brama di conquista e la cupidigia degli spagnoli attirati dalla visione dell’oro.
L’8 novembre 1519, Montezuma incontrò Hernán Cortés, che riteneva essere il dio Quetzalcoatl e lo ricevette nel palazzo di Axayacatl, con tutti i suoi uomini e 3.000 alleati indios. Cortés ordinò di por fine a tutti i sacrifici umani e rimpiazzò le immagini degli dei aztechi con icone cristiane. Montezuma accettò anche di essere battezzato, si dichiarò suddito del re Carlo I di Spagna e si sottomise a tutte le richieste degli spagnoli.
Durante un’assenza di Cortés, il suo vice comandante, Pedro de Alvarado, interruppe la celebrazione azteca di Toxcatl e uccise tra i 350 ed i 1000 personaggi più in vista delle classi nobili azteche, durante quello che fu chiamato “Il Massacro del Grande Tempio”. Il popolo si sollevò in rivolta e gli spagnoli fecero prigioniero Montezuma. Il 29 giugno 1520, nel tentativo di calmare la folla inferocita, Montezuma apparve sul balcone del suo palazzo, chiedendo alla sua gente di ritirarsi. Il popolo lo bersagliò di pietre e frecce. In tale occasione Montezuma rimase ucciso. Cortes sostenne che fosse stato colpito da una pietra ma studi recenti dimostrerebbero che venne forzato dai soldati a bere oro fuso. Un anno dopo gli spagnoli avevano il potere ed il controllo di tutto il suo regno.
Download itinerario del 4 maggio 2010 >> (per visualizzare il tour è necessario Google Earth)