2 marzo 2010
Man mano che scendiamo verso sud la temperatura scende e specie la mattina e verso sera comincia a far freddino.
Abbiamo l’impressione però che anche il calore che avevamo colto con sorpresa e piacere nella gente del nord, stia sparendo con la stessa velocità delle nostre motociclette. Salvo qualche raro episodio, siamo accolti con indifferenza e nessuno ci gira più attorno per chiedere di noi o raccontare di se stessi.
A Buenos Aires, a parte il caos del traffico, chiunque, interpellato o no, si prodigava per darci assistenza, indicarci la strada e perfino accompagnarci per chilometri fino a trovare quella giusta.
Qui le cose sono diverse. A mala pena ti rispondono ed i modi sono piuttosto freddini se non addirittura maleducati.
Ieri abbiamo fatto alcuni incontri simpatici. Un ragazzo di La Plata (dintorni di Buenos Aires) che stava scendendo ad Ushuaia in bicicletta. Ammirevole e simpatico. Al solo pensiero di questo giovanotto che pedala da giorni controvento nella steppa più desolata, carico e senza la sicurezza di arrivare ogni sera in un paesino dove dormire o mangiare, mi ha fatto sentire piccolo ed ho provato quasi un senso di vergogna per l’opulenza dei mezzi con cui ci stiamo muovendo noi e per tutto il carico di comfort che ci portiamo dietro. Bravo, bravo davvero!!
Ad un distributore abbiamo poi incontrato una coppia di tedeschi che stavano risalendo da sud con una Holda Africa Twin 750. Provenivano da Ushuaia, dove erano arrivati partendo da Saltiago del Cile. Lì erano giunti dall’Australia, dove erano arrivati partendo dall’India. Il raid era iniziato in Germania ed avevano percorso i balcani, Grecia, Turchia, Siria Giordania e da Dubai, in volo, fino all’India. Gran bel viaggio. Un po’ strettini su di una moto sola in due e con tutto il necessario per sopravvivere e viaggiare dall’agosto scorso. Bravi, anzi bravissimi anche loro.
Il vento rinforza sempre più. Stamattina abbiamo cercato di cambiare gli euro o i dollari ed abbiamo tentato in 4 posti differenti. Chi per una ragione, chi per un’altra, non siamo riusciti a cambiare fino alle 11. Mattinata persa e in più una sudata pazzesca alll’interno della banca. Una volta partiti, il sudore ha cominciato a raggelarsi. Minacciava di piovere e Nini ha indossato la tuta da pioggia. Io ho posizionato dei sacchi di nylon sulle borse. Naturalmente è uscito il sole…
Download itinerario del giorno >> (per visualizzare il tour è necessario Google Earth)